Chi gestisce un retail store è ben consapevole dell’importanza della comunicazione periodica da inviare non solo ai fornitori, ma anche ai propri clienti allo scopo di tenerli sempre aggiornati sulle proprie promozioni e iniziative. Le ricerche di mercato, in merito, ci forniscono un dato interessante: due manager su tre reputano le email uno degli strumenti principali e più adatti allo scopo, soprattutto per quanto riguarda il ritorno sull’investimento.
Negli ultimi anni, inoltre, si è affermata la piattaforma di Whatsapp: con oltre un miliardo e mezzo di utenti (e 65 miliardi di messaggi scambiati ogni giorno) questa app di messaggistica si rivela un mezzo potentissimo anche nell’ambito delle strategie di marketing, che si unisce ai più tradizionali ma sempre efficaci SMS. Ma come sfruttare al meglio questi strumenti per promuovere le nostre attività? Scopriamolo assieme.
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L’importanza delle newsletter via email, sms o Whatsapp
Per sfruttare al meglio il potenziale di questi strumenti ci si affida, in genere, alle newsletter. Si tratta di un’email – o comunque di un testo scritto – che viene inviata a scopo informativo agli indirizzi di una serie di contatti precisi: le cosiddette buyer persona, che dovranno essere individuate dall’azienda grazie ad approfondite ricerche di mercato e che una volta iscritte ai nostri servizi costituiranno un database dal valore inestimabile. Per non perdere questo tesoro, valutare con attenzione la qualità e la frequenza di queste informazioni è fondamentale.
Questo perchè il contenuto di queste email sarà costituito da una serie di informazioni promozionali relative alle nostre attività e abusarne potrebbe sortire l’effetto opposto, trasformandosi in spam (contenuto pubblicitario non richiesto). Tuttavia, se sfruttato adeguatamente, il cosiddetto email marketing può avere effetti dirompenti: la sua azione diretta e mirata, tramite un mezzo utilizzato quotidianamente, permette agli utenti di essere informati e alla nostra attività di aumentare le possibilità di concretizzare delle vendite.
Le newsletter inviate via email o Whatsapp possono inoltre essere una massiva fonte di traffico per i nostri siti internet: del contenuto interessante e coinvolgente può infatti spingere l’utente a cliccare sui link strategici e a visitare così i nostri spazi web. L’analisi di queste attività ci aiuterà in seguito a suddividere il database dei nostri iscritti, permettendoci di creare liste e sottogruppi al fine di fidelizzare ulteriormente il consumatore: dei vantaggi davvero appetibili, soprattutto in relazione ai costi relativamente bassi di queste strategie.
Come raccogliere dati, indirizzi e contatti dei clienti
Ma come si crea il database dei contatti e dei clienti ai quali inviare le nostre offerte tramite una newsletter email o dei messaggi Whatsapp? Ci sono diversi metodi per farlo e vanno scelti in base alla tipologia della nostra utenza. Molti preferiscono, ad esempio, permettere al cliente di compilare una cartolina allo scopo di partecipare a un concorso o ad una promozione: una volta raccolte le schede sarà sufficiente trascrivere il tutto su un file di testo per ottenere la base del proprio archivio; insomma, il caro vecchio modello cartaceo!
Chi invece ne ha la possibilità può sfruttare le potenzialità del web, implementando un’apposita sezione nel proprio sito o approntando una landing page dedicata: in ciò sono di grande aiuto le campagne pubblicitarie che è possibile sponsorizzare sui social network, un megafono davvero efficace nel raggiungere migliaia di persone in maniera ancor più precisa e mirata. Una volta in possesso dei dati di contatto sarà possibile utilizzarli per inaugurare una campagna di email marketing o di messaggistica istantanea tramite Whatsapp.
Attenzione, però: vi sono diversi accorgimenti di cui tener conto nel corso di queste operazioni. La raccolta dati deve avvenire correttamente dal punto di vista legale e sarà importantissimo conoscere e rispettare le regole che tutelano la privacy del consumatore: è obbligatorio ad esempio assicurarsi che il cliente compili un’autorizzazione scritta. A tal proposito nelle cartoline da compilare dovranno sempre essere presenti degli appositi checkbox (con le spunte da apporre sulle voci “SI” e “NO”) per approvare il consenso.
Come scrivere una newsletter: trucchi e consigli
Una volta superato lo scoglio del consenso legale, il cliente potrà fornirci i suoi dati. Generalmente è consigliato chiedere i dati anagrafici, l’email oppure il numero di telefono. In alcuni casi, per affinare ulteriormente il target a cui indirizzare le future campagne, si potranno chiedere anche l’indirizzo di residenza oppure la professione: dipende, chiaramente, dalla tipologia e dalle categorie merceologiche che propone la nostra attività. È buona norma comunque non esagerare con le richieste e cercare di limitarsi solo ai dati fondamentali.
Anche per quanto riguarda i contenuti in sé ci sono delle regole alle quali attenersi: spesso sono semplicemente norme dettate dal buon senso, altre volte sono dei veri e propri metodi in grado di stimolare il coinvolgimento e di fare maggior presa sul proprio lettore. Ordinare il contenuto della newsletter o di un messaggio in Whatsapp con un elenco numerato, ad esempio, oppure scriverlo con una struttura interna a piramide rovesciata: in quest’ultimo caso, la parte più importante del testo dovrà occupare la parte superiore del messaggio.
In aggiunta, assicuratevi di inviare le newsletter senza eccessiva frequenza ma in maniera puntuale e continuativa, in modo da creare nel lettore (e quindi nel potenziale cliente) una sorta di fidelizzazione ai vostri aggiornamenti; diversi studi dimostrano inoltre che il martedì e il mercoledì sono le giornate durante le quali l’utente risulta più disposto e ricettivo alle promozioni. L’email marketing è tutto questo e molto altro, saperlo sfruttare può garantirvi un grande vantaggio: non perdetene l’occasione.