Quando si parla di Grande Distribuzione Organizzata si intende un sistema di vendite al dettaglio nato in era moderna che si articola attraverso una serie di punti vendita organizzati in una rete comune. Questa tipologia di rivendite è a tutti gli effetti l’evoluzione più moderna del negozio o della piccola bottega. Questi punti vendita possono appartenere a un unico proprietario, a un gruppo, essere consorziate o fare parte di una stessa associazione. Agli occhi del cliente possono apparire come caratterizzate da un marchio comune, ma in molti casi mantengono la propria individualità a livello organizzativo.
Potrebbe interessarti anche:
Differenza tra sell in e sell out nella GDO
La particolarità di questi moderni punti vendita è che solitamente si sviluppano su superfici relativamente ampie e hanno insegne commerciali riconoscibili e fortemente pubblicizzate. Generalmente sono molto apprezzate dai consumatori perché facilmente identificabili ma soprattutto altamente concorrenziali: infatti una mirata riduzione dei costi di logistica (solitamente grazie a centri distributivi propri), la creazione di contratti di acquisto prodotti vantaggiosi e di economie di scala permette di proporre prezzi relativamente bassi rispetto alla concorrenza. Lo sviluppo di questo sistema di vendita si è evoluto a partire dalla formula dei grandi magazzini, nati in Francia a Parigi circa a metà del 1800 e poco dopo negli Stati Uniti a New York e con il tempo ha ottenuto sempre più successo a scapito della formula commerciale più antica e storica, il Retail. Questa parola inglese che in italiano è traducibile come vendita al dettaglio si riferisce agli esercizi commerciali di piccola o media grandezza che in modo autonomo e indipendente si occupano di vendita diretta al consumatore e che oggi soffrono moltissimo la potenza della Grande Distribuzione Organizzata.
Qual è la differenza tra Grande Distribuzione e Distribuzione Organizzata?
La Grande Distribuzione (GD) è quella composta da punti di vendita e filiali con una capillare distribuzione in un dato territorio, controllate e gestite da un’azienda principale, detta “Casa Madre” o “Azienda Madre”. Questi negozi hanno solitamente superfici di vendita medie o spesso decisamente grandi.
La Distribuzione Organizzata (DO) invece implica la collaborazione e correlazione di un gruppo di negozi e rivenditori di piccola media entità che si aggregano per ottenere benefici di tipo contrattuale e avere più potere di mercato ma rimanendo comunque indipendenti giuridicamente l’uno dall’altro.
Quindi in pratica la GD implica la presenza di diversi negozi controllati da una casa madre che si occupa della gestione di varie filiali, solitamente gestite in modo diretto, mentre la DO è la messa in pratica del detto “l’unione fa la forza” e prevede l’aggregazione di negozi minori che si uniscono in gruppi d’acquisto per poter acquistare prodotti a prezzi più vantaggiosi garantendo ai fornitori ordini maggiori è ostentare maggiore solidità economica. Questa unione vantaggiosa permette in molte situazioni anche di saltare gli intermediari (come i grossisti) e acquistare direttamente presso i produttori per poter avere migliori margini di guadagno e proporre prezzi più competitivi al cliente. Queste reti di negozi spesso hanno anche altri benefit come supporti organizzativi e assistenza fiscale.
Quando si parla di Grande distribuzione Organizzata o GDO si parla quindi principalmente di queste due formule di mercato, che nonostante possano apparire come concorrenti piuttosto distinti tra loro sono in verità reciprocamente legati da numerosi e vantaggiosi rapporti commerciali.
Quali sono i settori in cui opera la GDO?
Nel linguaggio comune si parla di Grande Distruzione Organizzata riferendosi alle grandi catene di supermercati che vendono principalmente alimentari e prodotti per la casa (Conad, Esselunga e simili): la realtà è invece molto più ampia e i settori coinvolti dalla GDO sono molteplici. Il settore sportivo e del tempo libero, per esempio, è rappresentato da Decathlon, mentre quello dell’elettronica da marchi come Euronics e simili. Leroy Merlin e Brico presidiano fai da te e giardinaggio. Non si contano le catene di abbigliamento e di arredamento.