La filiera logistica è uno degli snodi più cruciali nel campo della Grande Distribuzione Organizzata, soprattutto per quanto riguarda il settore alimentare: i prodotti, dopotutto, sono esposti alle più variate criticità; in particolar modo nel campo dei freschi, la necessità di mantenere determinate temperature aumenta non solo i costi di trasporto ma anche l’impatto energetico. Un settore a dir poco sensibile che vede il tema della logistica correre fianco a fianco con quello della sostenibilità, una parola spesso utilizzata a sproposito ma dietro alla quale si nascondono concetti importantissimi (su tutti, quelli di costo e valore). Proprio di questo andremo a parlare nelle righe a venire.
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La filiera logistica e la sua sostenibilità nell’ambito della GDO
Come abbiamo appena sottolineato, dietro al concetto di sostenibilità non si nasconde solo l’amore per l’ambiente – comunque fondamentale – ma anche il segreto stesso dell’efficienza. Dopotutto, chiunque lavori nel contesto di una supply chain per la Grande Distribuzione Organizzata saprà bene che l’inquinamento in sé può avere costi ingenti; per cui, la ricerca della soluzione maggiormente idonea non ci aiuterà soltanto nel regalare un futuro migliore alle generazioni a venire ma anche ad ottimizzare e a trovare la soluzione più adatta per la nostra attività dal punto di vista economico.
In questo percorso bisogna però scontrarsi con un ostacolo apparentemente invalicabile: l’ottimizzazione del processo logistico, infatti, difficilmente viene riconosciuta da un eventuale cliente come un valore; anzi, nonostante le grandi iniziative di sensibilizzazione in merito a questo argomento che hanno avuto luogo negli ultimi anni, il tema della mobilità e della movimentazione di merci e persone è rimasto sempre in secondo piano quando addirittura non ignorato.
Questo porta inevitabilmente i protagonisti di questo settore a discutere di questo argomento solo nel merito del costo, cercando di limarlo il più possibile, in una continua – e deleteria – corsa al ribasso. Fortunatamente, le nuove frontiere della logistica stanno dimostrando, di anno in anno, che una cosiddetta green supply chain è possibile e che può essere un valore aggiunto per tutti, non soli per gli addetti al mestiere ma anche per l’utente finale: diventa così fondamentale, considerato il ruolo strategico di questo settore, essere in grado di cogliere questa opportunità senza sottovalutarla.
L’importanza del supporto informatico nell’ottimizzazione della filiera
Per raggiungere questo importante obiettivo, il primo alleato – come spesso capita – è la tecnologia; centralizzare le operazioni, rendendo funzionali le celle di stoccaggio e determinare un piano consegne adeguato alle nostre possibilità di vendita sono solo alcune delle mansioni che vengono facilitate non poco dai più moderni processi informatici. Far controllare e mantenere a temperatura la merce nel corso delle fasi di trasporto sarà uno dei nostri primi interessi, così da evitarne gli eventuali deperimenti; ma non solo: ci sono altri aspetti poco considerati di cui sarebbe bene tener conto.
La tecnologia può inoltre efficientare la filiera logistica anche ottimizzando i giri di distribuzione e gli stessi percorsi stradali, consentendo un risparmio economico e rientrando nel piano di sostenibilità citato poc’anzi: affinché ciò sia possibile esistono degli avanzati software in grado di pianificare e programmare il trasporto delle merci compilando dei piani dettagliati, che comprendano non solo le tappe di carico e scarico ma anche le informazioni sulle date e gli orari di consegna; una modalità operativa oramai fortunatamente diventata uno standard per la maggior parte dei corrieri che operano lungo il territorio nazionale e degli operatori logistici più in generale. Disporre degli adeguati mezzi informatici, dunque, ci permetterà di perfezionare al meglio i flussi di invio della merce, di ridurre i costi di trasporto ma soprattutto i rischi di giacenza.
La sostenibilità logistica nel settore dell’e-commerce per la GDO
Ma dopo aver capito quali possono essere i vantaggi di una logistica ottimizzata in campo retail, andiamo ad analizzare i benefici di una maggiore sostenibilità nel campo dell’e-commerce per la Grande Distribuzione Organizzata. Questo sistema di vendita digitale affronta, infatti, delle sfide notevoli nel ramo dei trasporti merci: un maggior numero degli oggetti per ordine, ad esempio, oppure le alte aspettative del cliente per una consegna in tempi davvero brevi.
Quando si tratta di freschi, poi – e sono sempre più numerose le grandi catene che offrono questo genere di servizi – la situazione è ancor più spinosa, in quanto l’evasione degli ordini e la gestione della merce finiscono spesso per impattare su limiti apparentemente invalicabili. Le soluzioni possibili risiedono nel perfezionamento della disposizione dei magazzini e dei luoghi di stoccaggio, al fine di accelerare la partenza degli ordini; questo è solo un piccolo passo nella lotta alla deperibilità delle merci fresche in giacenza: ottimizzare e semplificare le modalità di aggregazione, pick-up e spedizione sarà il passo successivo e servirà a ridurre ulteriormente i tempi che separano l’arrivo di un ordine all’effettiva consegna.
Il terzo ed ultimo passo coincide con quanto già detto in precedenza e consiste nel perfezionamento dei percorsi e degli itinerari, sfruttando le tariffe migliori. Per concludere, dobbiamo sottolineare che soprattutto la filiera ortofrutticola nel campo della GDO si dovrà confrontare sempre di più, nel prossimo futuro, con il concetto di sostenibilità a 360 gradi; proprio per questo, il cambiamento di cui c’è assoluto bisogno dovrà arrivare non solo dall’industria ma dalla GDO stessa, cercando di dare il giusto impulso e assumendo il ruolo centrale che gli spetta: le iniziative in Italia non mancano, ma la strada per raggiungere il livello degli altri paesi – soprattutto l’Inghilterra – è ancora lunga. Come fare, realisticamente e senza eccessivi voli pindarici? Investendo nel ruolo della formazione, cercando di instillare consapevolezza e cercando di volgere a proprio favore l’attenzione del consumatore per l’ecosostenibilità.